“Io sono con voi, fino alla fine del mondo” SENTIRE E CREDERE NELLE FORZE CRISTICHE
Il Cristo, dopo l’avvenimento della croce sul GOLGOTA vive nell’atmosfera della Terra, come presenza eterica
la scienza spirituale di dice questo:
Egli è nel manto di luce e calore che avvolge la Terra e ha tre compiti:
– attendere ad un possibile incontro con chi lo cerca iniziaticamente, come visione eterica – accompagnare l’umanità nel suo cammino evolutivo – essere al capezzale del singolo uomo che soffre, che è in agonia
I cari che se ne vanno, non sono soli all’ospedale o dopo la morte. Il Cristo porta loro conforto. Sempre
A testimonianza allego di queste mie parole porto un racconto su Hans Heltoft (una esperienza in una prigione della Gestapo durante la seconda guerra mondiale)
UNA MANIFESTAZIONE DEL CRISTO ETERICO
“In un sotterraneo dall’aria stantia, cinquecento prigionieri di ogni nazionalità stanno tessendo tappeti. Ad un certo punto entra una guardia e per un’inezia qualsiasi bastona a morte un russo. Poi continua a colpire quel fagotto sanguinolento senza vita. Noialtri prigionieri sentivamo ogni singolo colpo sul nostro stesso corpo… ‘Basta così!’ – gridò fuori di sé un prigioniero polacco. ‘Basta!’ ripetemmo tutti con voce cavernosa. …
Fu precisamente in quell’istante che Gesù entrò nella cantina.
Io non sono un uomo di Chiesa e non avevo mai visto Gesù prima di allora. Tuttavia lo riconobbi e notai che lo riconobbero anche gli altri…
Sperimentammo qualcosa che andava completamente al di là della nostra normale capacità di comprensione. Ciò che oggi mi è del tutto chiaro è che Gesù era qualcosa che non sono capace di descrivere eppure era allo stesso tempo un uomo qualsiasi.
E nonostante io stia al di fuori della Chiesa, devo dire che questa è stata la cosa più grandiosa in assoluto che abbiamo vissuto e che eravamo in grado di vivere. Mentre Gesù entrava successe quanto segue: lo spazio del sotterraneo ammuffito in qualche modo si trasformò… nella sua parte superiore apparve un colore con sfumature di rosso e blu brillante, che si diffondeva a sfera dandoci un senso di pace… lo spazio fino al soffitto mi pareva tanto grande da poterci costruire un intero granaio…
Gesù non ci guardava… continuava a fissare l’uomo macilento ai suoi piedi. Irradiava un amore inesprimibile a parole…
Si chinò sul russo e gli baciò con tenerezza le guance tumefatte e sanguinolente. L’uomo che credevamo morto aprì un occhio; l’altro si era appiccicato col sangue.
Quando vide Gesù, la sua espressione martoriata si accese di una gioia infantile.
Con grande sforzo tese la mano verso Gesù, che gliela prese fra le sue piegandosi leggermente in avanti. Fu così indescrivibilmente bello che noialtri restammo in piedi con un involontario sorriso sereno – anche la guardia. Il russo crollò e l’espressione indicibilmente bella dell’intera sua figura massacrata svanì. Gesù ripose dolcemente la mano del russo sul suo corpo e uscì dall’interrato. Immediatamente tutto tornò come prima.”
Esoteric lesson, Hannover, 24 settembre 1907 R. Steiner
“Cristo è uno spirito del sole, uno spirito del fuoco.
È il suo spirito che ci si rivela alla luce del sole. È il suo respiro di vita nell’aria che si effonde in tutta la terra e penetra in noi con ogni respiro. Il suo corpo è la terra in cui viviamo. In realtà ci alimenta con la sua carne e il suo sangue, perché tutto il cibo che mangiamo viene tolto dalla terra, dal suo corpo. Respiriamo il suo respiro di vita che scorre attraverso il manto delle piante della terra.
Vediamo grazie la sua luce, perché la luce del sole è la sua radiazione spirituale. Viviamo nel suo amore, anche fisicamente, perché il calore del sole che percepiamo è la sua forza spirituale d’amore che noi avvertiamo come calore. E il nostro spirito è attratto verso il suo spirito, come il nostro corpo è incollato a se stesso. Ecco perché il nostro corpo deve essere consacrato: perché camminiamo sul suo corpo. La terra è il suo corpo santo che tocchiamo con i nostri piedi.
E il sole è la manifestazione del suo spirito santo verso cui ci è concesso di cercare. L’aria è la manifestazione della sua vita santa che ci è permesso di accogliere in noi. Per poter diventare consapevoli del nostro io, del nostro spirito, per poter diventare esseri spirituali del nostro sé, questo alto spirito del sole si sacrificò, lasciò la sua dimora reale, scese dal sole e prese involucri fisici sulla terra. Così è stato fisicamente crocifisso nella terra.
Ma egli abbraccia spiritualmente la terra con la sua luce e il suo potere d’amore, e tutto ciò che vive su di essa gli appartiene. Egli aspetta soltanto che vogliamo appartenere a lui. Se ci diamo completamente a lui, non solo ci darà vita fisica, ma anche la sua più alta vita spirituale.
Egli scorre attraverso di noi con il suo spirito divino, con le sue onde di amore e con la sua volontà divina creativa. Possiamo solo essere quello che ci dà, quello che fa da noi. Tutto ciò che combacia in noi rispetto al piano divino è sostanza del suo lavoro. Cosa possiamo fare oltre? Nient’altro che lasciarlo lavorare in noi. È solo se ci opponiamo al suo amore che non può lavorare in noi. Ma come potremmo resistere a questo amore?
Resistete a colui che dice: “Ti ho sempre amato e ti ho attirato a me solo per pura bontà” ?. Ci ha amati fin dall’inizio del mondo. Dobbiamo lasciare che il suo amore diventi un vero essere in noi. La vita reale, lo spirito e la beatitudine sono possibili solo se questa vita diventa vera vita per noi, diviene la vita di Cristo in noi.
Non possiamo diventare puri e santi da noi stessi, ma solo attraverso questa essenza Cristo-vita. Tutto il nostro sforzo e ogni lotta è inutile fino a che questa vita più alta non ci riempie. Solo Egli può lavare tutto dalla nostra natura ancora non purificata, come un flusso pulito e puro.
Questa è l’anima della terra dalla quale questa luce vita purificatrice può ascendere. Dobbiamo cercare la nostra dimora, ai suoi piedi e in piena devozione a lui.
Poi ci trasformerà lui se stesso e scorrerà attraverso di noi con la sua divina vita d’amore fino a diventare illuminati e puri come lui, per diventare come lui.
Fino a quando non potrà condividere con noi la sua coscienza divina.
La nostra anima deve diventare pura e saggia attraverso la sua luce – quindi potrà unirsi con la sua vita. Questa è l’unione di Cristo e di Sophia, l’unione della vita di Cristo con l’anima umana che è stata purificata dalla sua luce.
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