RIFLESSIONI SULLA LUCE
Vi è una Forza da cui è scaturito tutto. Essa è stata capace di illuminare l’universo, di rendere tutt’oggi luminose le stelle, quali astri Solari: essi nella loro incandescenza suscitano calore e offrono la possibilità di favorire lo sviluppo della vita entro i sistemi solari in ogni spazio siderale.
Questa Forza o potenza di irraggiamento di luce e calore, viene materialisticamente chiamata “forza energetica di gravitazione universale”: essa viene vista come un elemento astratto, una “forza o energia” priva di coscienza e di consapevolezza, che agisce per inerzia, per moto irradiante. Si muove senza una meta preordinata, ma secondo un sistema potenziale, che viene definito “casuale”.
Questa Forza viene chiamata nell’esoterismo, la “Parola Universale”, il Verbo o Logos di Dio.
Al contempo questa Forza da cui è scaturito l’universo, è la stessa forza che risuona anche entro la coscienza umana: Il Logos. Continua dentro all’uomo la sua azione, non solo come impulso alla vita e al movimento, favorisce la possibilità di dotare il suo portatore di sapere di sé.
E’ una luce che “corre” ovunque e tutto vuole illuminare: al contempo tutto ciò che tocca acquisisce al suo interno, “consapevolezza”. Arriva addirittura a far domandare di sé al suo portatore, a far sì che esso possa rendersi conto di recare in sé una Forza cosmica che vuole mostrarsi e rivelarsi al mondo. Vuole che il mondo si accorga della sua esistenza.
Ma cosa è, chi è questa Luce?
E' capacità di conoscere, di sapere di essere.
E' una piccola parola: è "io".
"Le tenebre stanno diradandosi e già appare la luce vera.
Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, rimane nella luce."
1° Lettera di Giovanni Evangelista
Tiziano Bellucci
UNA DOZZINA DI UOMINI: LA MASSA CRITICA
"Se ci fossero solo una dozzina di Uomini con più entusiasmo morale, più splendido per via delle intuizioni morali, allora la Terra irradierebbe in profondità, di un Sole spirituale.
Si, miei cari amici; se si potesse estrarre da tutta la Terra un’epoca triste, nella quale milioni su milioni di Uomini scomparissero nella mancanza dello spirituale, allora, tuttavia, la Terra irradierebbe di un Sole spirituale se solo una dozzina di Uomini vivessero con entusiasmo più morale e più luminoso”.
R. Steiner.
Il 12 è simbolo delle Forze universali, delle Prove che l'adepto deve superare e trasformare in sè. 12 fatiche, 12 cavalieri, 12 costellazioni, 12 mesi, le 12 parti del corpo, le 12+12 ore del giorno. Il giorno simbolizza il muoversi nella ciclicità, il movimento della figura del "cerchio". Il quattro è simbolo dell'uomo (corpo fisico, eterico, astrale e io), l'essere che vive nel "punto" al centro del "Cerchio". L'uomo è "quattro" e l'Universo è "dodici". Un uomo "quattro volte dodici" è un individuo che ha accolto e realizzato in sè le 12 forze dello zodiaco su quattro piani, nei quattro corpi. Ha superato le quattro prove iniziatiche: ha reso consapevole nel proprio io (fuoco), nel corpo astrale (aria), nel corpo eterico (acqua) e nel corpo fisico (terra) integrando in sè le 12 forze universali, sentendosene partecipe su quattro livelli. In altri termini è un "uomo Universo", che ha portato in tutto il suo essere lo Spirito del mondo. Questo è l'"uomo" quattro volte dodici, un iniziato. Tiziano Bellucci
IL SENSO ESOTERICO DEL PERDONARE
Nell’uomo vi è un io inferiore (EGO) incapace di amare.
E un io superiore (SPIRITO) pura essenza di amore.
Il nostro Io superiore perdona continuamente il nostro io inferiore, il quale, sempre in preda alle proprie negatività (egoismi, rancore, invidia) va contro il progetto di amore proprio dell’io superiore
Lasciamo che l'io superiore di chi ci ha offeso si attivi spontaneamente senza avere aspettative.
Il perdono è arrivare a tacitare il proprio ego, e lasciare che la spontanea corrente di bene e amore appartenente all’io superiore, possa agire nel mondo e con gli altri.
Il mistico Rumi dice: "il perdono è la fragranza che rilascia il fiore, quando viene calpestato".
Tiziano Bellucci
ALLA FINE DEL MONDO la terra si dissolverà?
Spesso immaginiamo l’ultimo giorno del pianeta terra come un momento di distruzione, di esplosione, di dissoluzione totale. Quando l’astro scomparirà fisicamente.
Questo processo lo si può pensare diversamente.
Alla fine della terra, è probabile che non vi saranno né cataclismi, né distruzioni.
Ma semplicemente essa non verrà piu abitata da esseri umani.
Essi si trasferiranno nei mondi spirituali e vi permarranno ad abitarvi definitivamente.
Ma non come “dormienti” o defunti: come uomini che saranno stati in grado di sviluppare un tipo di coscienza consapevole capace di “vivere nel mondo astrale” (quello che frequentiamo ogni notte).
Quando la totalità dell’umanità sarà evoluta al punto di aver estinto il proprio karma non avrà più necessità di usare l’ambiente terrestre, e quindi non sentirà più indispensabile vivere nella materia fisica.
Nel frattempo essa avrà acquisito la capacità di “restare desta” durante il sonno, ossia di elevarsi ad una coscienza superiore, che oggi corrisponde al “vivere nello stato di sogno, nel mondo del sogno”.
La terra smetterà di esistere per quegli uomini. Si annienterà per la loro esistenza.
Tentiamo un altro esempio.
Ogni notte dormiamo: usciamo dal corpo che lasciamo nel letto, e viviamo un esistenza notturna entro il mondo spirituale. Non facciamo esperienze oniriche sulla terra, ma nel mondo astrale. Ci appaiono realtà che non sono materiali, ma di natura soprasensibile. Viviamo in un mondo che ha valore tangibile di realtà, pur non essendo il mondo terrestre.
Al mattino rientriamo nel corpo, e accendendo i sensi, ecco che riappare il mondo terrestre e scompare quello celeste.
Lo stesso accadrà alla “fine dei tempi”. Mano a mano sempre più umani diverranno capaci di “vivere” nel mondo del sogno in modo consapevole e decideranno di non avvalersi piu di corpi fisici. Essi rimarranno nel mondo spirituale, per agire con gli altri umani e le entità di quell’ambiente.
La Terra necessariamente non si annienterà. Semplicemente non verrà più “visitata” o frequentata dagli umani. Rimarrà un “piano” di esistenza riservato a coloro che non sono stati in grado di elevarsi ad esistenze e piani superiori. E che ogni probabilità sarà il dominio di entità dell’ostacolo, sulla quale imperverseranno e domineranno come loro proprio regno. Gli umani non evoluti rimarranno sotto il dominio di questo mondo, che in un certo senso può essere denominato “inferno”.
Mentre gli umani evoluti vivranno nella fase planetaria denominata “ futuro Giove” sulla quale condurranno un esistenza eterica, astrale e spirituale.
Tiziano Bellucci
CONTATTARE LA PROPRIA GUIDA
Se si ha bisogno di ricevere un indicazione, riguardo ad una scelta da compiere e si è incerti, vuoti, si può ricorrere alla meditazione.
Dopo essersi rilassati e concentrarti in sè stessi si immagini di essere ai piedi di una montagna.
E' l'alba, il sole sta per sorgere. Si pensi di iniziare a scalare la montagna. Ciò che segue può essere immaginato sia come una passeggiata tranquilla, che un ascesa in verticale faticosissima.
Mentre si ascende verso la cima, il sole cresce man mano. Una volta arrivati alla meta, è mezzogiorno e il sole è perpendicolare su di noi.
Ecco che viene incontro a noi una figura, una persona, un essere che sembra emanare una grande saggezza ed una somma elevazione. E' della stessa natura della luce del sole.
Possiamo immaginare una figura, un volto che rappresenti l'effige di un Maestro, come l'incontro con la nostra Guida spirituale.
Che è il nostro Essere superiore.
Egli chi chiede quale è il nostro problema, la nostra domanda.
E noi la esponiamo, cercando di essere molto dettagliati, e ricolmi di sentimento.
Egli ci osserva, restando in silenzio.
Si siede, e prende un foglio: vi scrive sopra e lo pone in un busta.
Poi ce la consegna.
A questo punto si congeda e ci dice di aprire il messaggio solo quando saremo ritornati alla base della montagna.
Salutiamo la Guida e intraprendiamo la discesa.
Il sole cala con noi.
Scende la sera, giunge la notte.
Quando arriviamo alla fine della discesa, apriamo il foglio, ma non riusciamo a leggerlo: è buio.
Pensiamo ora di avere il potere di emanare dal centro della fronte un fascio di luce, che cada sul foglio.
Immaginiamo di leggere cosa vi è scritto sul foglio.
Là troveremo le indicazioni che ci servono: una parola, un disegno, un immagine.
L'immaginazione non è solo "fantasticare".
E' un potere magico, che può offrire grandi opportunità di sviluppo.
Tiziano Bellucci
IL POTERE DEL SUBCONSCIO
Gli impulsi che determinano i nostri difetti e le nostre deficienze partono dal subconscio, che si trova al di sotto dell’elemento (coscienza) sovrintendente la realtà.
Il subconscio è l’ente che interagendo con la coscienza, ha creato le nostre insicurezze e debolezze. Esso appare come un “anima adversio”, una sorta di “spirito di avversione, di contraddizione” che abita nel’uomo.
Un “doppio” occulto che funge da antagonista dell’ego, che interferisce con la sua presenza, contrapponendosi ad essa. Lo spirito che vive nel subconscio è come una occulta “regia” contraddittoria in noi, che vuole opporsi e ostacolarci sempre, nelle nostre decisioni.
Crea di continuo ostacolo, divisione, attrito.
Esso è il responsabile di tutte le malattie che sorgono in modo spontaneo nell’interno dell’organismo; le malattie che sorgono dall’interno dell’uomo non nascono dall’anima umana, ma da questo essere.
Un suo fratello, detto “doppio luciferico” è la causa di tutte le malattie nevrasteniche e nevrotiche.
Il doppio ha la funzione di fungere da "motore" interiore: ci stimola a superarlo, creando ostacoli e debolezze. Senza pesi i muscoli non si sviluppano. Saremmo flaccidi e privi di carattere senza questo doppio.
Tiziano Bellucci
LE 7 REGOLE PER STARE BENE DI PARACELSO
1. Migliorare la propria salute.
2. Bandire dalla mente tutti i pensieri negativi, di rabbia, rancore, odio, noia, tristezza, povertà e vendetta.
3. Fare tutto il bene possibile.
4. Dimenticare ogni offesa.
5. Raccogliersi ogni giorno in meditazione.
6. Mantenere un silenzio assoluto sulle vicende personali.
7. Non temete gli uomini e non abbiate paura del domani
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Se studiate con attenzione le persone fortunate, vedrete che esse osservano gran parte delle regole sopra enunciate.
Conclusione.
Non lamentatevi, dominate i vostri sensi, ripudiate l'orgoglio e la vanità. L’umiltà vi toglie le forze, l'orgoglio è dannoso tanto quanto un “peccato mortale contro lo Spirito Santo.”
“Non essere schiavo di un altro se puoi essere tu il tuo padrone.”
Paracelso
Le cose del mondo spirituale prendono la forma che gli diamo noi, a seconda della nostra moralità. Esse appaiono sotto una data realtà di forma che può essere più o meno vera o più falsa a seconda che si abbia in sè stessi più o meno inclinazioni alla menzogna o alla verità, all’illusione o alla realtà.
Verità ed errore nella visione chiaroveggente dipendono dalla corretta purificazione morale verso cui il discepolo si è preparato. Visioni e fantasie, allucinazioni possono irrompere nella vita dell’anima di chi non è preparato.
Le allucinazioni di molti psicopatici altro non sono che riflessi della loro stessa individualità, che gli appare oggettivata. Essi “credono” sia qualcosa di esistente di per sé, con propria vita. Mentre assistono ad una “proiezione” di parti di se stessi.
Un mal di testa, oppure un sentimento passionale possono assumere un carattere di immagine e presentarsi nella visuale esterna, come allucinazione.
Una reale iniziazione deve portare a comprendere con il pensiero che cosa ci sta di fronte come visione: se un essere spirituale indipendente, oppure un essere pensiero creato da noi stessi.
Quando si penetra nel mondo astrale, esso inizialmente reagisce nella nostra coscienza in modo particolare: con carattere speculare proiettivo, mostrando solo “riflessi” del nostro essere. Tutto ciò era dentro di noi (pensieri, sentimenti) smette di essere dentro, e diviene una moltitudine di immagini che fuoriescono e compaiono come rappresentazioni esteriori.
Ammettiamo di vedere un defunto che incontri un altro disincarnato, o un altro essere spirituale: questi non appare arbitrariamente con una sua forma propria. L’oggetto viene rivestito dalla sostanza astrale che il defunto emette su di lui e lo altera, riflettendosi in lui. Egli vede come una parte di sé frammischiata all’essere che dovrebbe apparirgli.
Si potrebbe dire -in un primo momento -che quando incontriamo un altro defunto non vediamo e non abbiamo esperienza del suo vero essere, ma vediamo in immagine ciò che avevamo provato per lui quando eravamo sulla terra. Lo “vediamo” come noi lo immaginiamo, come noi lo ricordiamo. Non parla lui: siamo noi che ci “inventiamo” le sue reazioni e le sue parole sulla base del nostro sentimento di ricordo.
Possiamo essere di fronte ad un defunto o ad un angelo e tuttavia arrivare ad “isolarci” in una nebbia individuale dal suo vero essere, per soffermarci a vivere in ciò che pensiamo debba essere.
Sino a quel momento non si ha un reale contatto con nessuno: si tratta solo di illusorietà.
Il "dare" una forma o un colore -che è dare un nome- è una necessità e un potere che è dell'uomo. "Distinguere" è bisogno dell'uomo, e al contempo anche una sua missione. Non vi è nulla, oltrepassata la soglia dei sensi che abbia una forma o un colore. Neppure uno gnomo.E' la coscienza umana che crea le forme "reagendo" con l'essenza delle cose e degli esseri.
Se l’uomo fosse lasciato a se stesso, dopo la morte assisterebbe quindi solo ad allucinazioni che si proietterebbero intorno a lui, creando una “sua nube astrale”, che lo avvolge.
Fortunatamente gli esseri delle Gerarchie riescono ad irradiare come fa il Sole che va a rischiarare le nubi.
Questa “luce” delle Gerarchie produce un effetto sul defunto: attutisce la sua coscienza, portandolo a cessare di giudicare, quindi a far affiorare in lui un’apertura silente verso l’ambiente spirituale.
In realtà questo “stordimento” è legato a quanta moralità vi è nel defunto: più in esso vi è predisposizione alla moralità, più esso sarà in grado di tacitarsi e di aprirsi all’essere del mondo spirituale. Più vi è il germe dell’altruismo, più vi può essere possibilità di socializzare con altri. Più vi è egoismo, più vi è isolamento.
Tiziano Bellucci
LA NOSTRA ORIGINE DIVINA
Qualunque cosa possa succederti, qualunque cosa possa tormentarti, qualunque cosa possa trascinarti via dalle sfere luminose dello Spirito, un tempo in te uomo, ci fu l'origine divina.
Se riconoscerai questa più interiore forza della tua anima, potrai aver fede che la conquista delle altezze rientri nelle tue possibilità.
Se tu, come per magia, puoi porti davanti all'anima tutto ciò che dell'infanzia è ancora innocente e libero dalle tentazioni della vita, sperimenterai in te quell'essenza invulnerabile, che non può temere nulla, perchè è divina."
R. Steiner
Viaggio del tempo con sottofondi musicali che esprimono lo stato di coscienza e la condizione caratteriale dell'uomo durante le varie civiltà, espressi nelle scale musicali antiche: Lemuria: scala esatonale Atlantide: Frigia dominante Antica India: scala armonica Antica Persia: Scala persiana Egitto: scala egiziana Grecia: scala Dorica Attuale: scala Ionica Futura Slava: scala Locria Futura americana: scala SuperLocria
DOVE E QUANDO TORNERA' RUDOLF STEINER
Per chi ama le correlazioni e i calcoli, si potrebbe pensare -leggendo la dichiarazione che segue- che Steiner si potrebbe essere reincarnato nel 2002 in America, e abbia oggi 20 anni.
"Una dichiarazione del tutto diretta che lo stesso Rudolf Steiner fece nel 1922 a Stratford-upon-Avon e la si trova nel diario di Walter Johannes Stein.
(Vedi Carolina von Heidebrand, una collega insegnante della scuola di Stoccarda):
“Verrò di nuovo, in 80 anni, in America” (Ich Komme in 80 Jahre in Amerika wieder).
Dal libro Ein Leben für den Geist (Una vita per lo Spirito)
Ehrenfried Pferiffler (1899-1961)
Thomas Mayer Perseus Verlag – Basel
Terza Edizione Luglio 2003 pag 217
ISB-N 3-907564-31_6
N.T.
Siccome la comunicazione è del 1922 è sufficiente aggiungere 80 anni a quella data e si ha 2002. Se fosse invece riferito alla sua morte, allora si dovrebbe conteggiare dal 1925 al 2005.
LA VITA SI GENERA DALLA MORTE?
Socrate diceva che l'intelletto umano riconosce agli esseri o alle cose sempre un opposto, un antitetico ma che solo riguardo alla morte, non trova il suo contrario.
"Ogni cosa ha il suo contrario, il suo opposto. Perciò il raffredarsi e il riscaldarsi,il decomporsi e il ricomporsi si generano l'uno dall'altro in un movimento generativo che va da un contrario all'altro e viceversa.
L'esser morto è il contrario dell'esser vivo.
Eppure mai si dice che dal morto si genera il vivo.
La morte non ha quindi il suo opposto?
Se così facessimo la natura risulterebbe zoppa! Se dal morto c'è il tornare in vita, cos'altro sarebbe questo tornare in vita se non un processo di generazione che va dai morti ai vivi?
I vivi si generano dai morti,non meno che i morti dai vivi. Le anime dei morti quindi esistono in qualche luogo,poi rinascono.
Ogni essere vivente si genera da ciò che è morto;è necessario che l'anima quando fa il suo ingresso nella vita nascendo,si generi dalla morte."
Dal "Fedone" di Platone
IL SIGNIFICATO E IL RUOLO DELLE STELLE COMETE
Le comete descrivono una lunghissima traiettoria entro il sistema solare, e poi ritornano.
Ogni fenomeno meterorico nel nostro sistema planetario ha la funzione di raccogliere intorno a sè le scorie astrali prodotte dagli spiriti luciferici e ad elimarle dal sistema stesso.
Tale azione non raccoglie i danni prodotti dall’uomo, ma dai luciferici.
Quando le comete si allontano portando con sè il loro carico di scorie luciferiche nocive, penetrano poi in un mondo che non è delimitato dalle tre dimensioni ordinarie dello spazio.
Essa scompare da una parte, come se si dissolvesse, e ricompare dopo un’intervallo di tempo, in un’altro punto. La cometa scompare perchè allontanatasi, getta nello spazio cosmico il suo carico; essa rimane soltanto quale puramente è, ossia costituita di sola sostanza spirituale, invisibile.
Quando essa ritorna è in realtà solo un centro di forze quindi invisibile fisicamente; diviene visibile perchè la sostanza luciferica man mano vi si attacca. Mentre attraversa il sistema planetario attira sempre più sostanza astrale.
Le comete sono quindi un mezzo di purificazione del sistema planetario, così come lo sono i temporali. Si tratta di tempeste purificatrici.
La sostanza di cui le comete sono costituite è elevatissima, del rango dei Cherubini e dei Serafini.
Rielaborato da Tiziano Bellucci
R. Steiner Helsinki 19 aprile 1912
LA COSCIENZA DEL "DENTRO E DEL FUORI": L'UOMO
La coscienza che distingue “un fuori e un dentro” non è una qualità tipica e universale nel mondo spirituale: appartiene solo al gradino umano. Ogni entità che lo attraversa, distingue un mondo interiore da uno esteriore: questo è ciò che contraddistingue l’attraversare il grado di evoluzione umano.
La maggior parte degli stati di coscienza spirituali non esigono questo.
Ad esempio lo stato di coscienza che si viveva sull’antica luna faceva sperimentare gli oggetti esterni come un “estensione” di qualcosa che apparteneva al soggetto, la quale appariva come un “prolungamento” del soggetto stesso. Non esistevano delimitazioni fra i singoli esseri e il mondo esterno, fra gli altri esseri. Ogni cosa o essere che si presentava come incontro percettivo, veniva registrato come “la constatazione”, l’osservazione di una parte di se stessi, così come osservando la nostra mano la consideriamo parte di noi, non un oggetto esterno del mondo. Tutto ero uno.
DEDICARSI A MEDITARE
Lo "status" di ogni essere umano non è lavorare o dormire. La condizione ottimale, sarebbe "meditare, contemplare, concentrarsi in se stessi".
Proprio a causa del fatto che pochi meditano, vi sono tante malattie e problematiche psicologiche.
Ogni individuo dovrebbe impostare la sua giornata inserendovi almeno 7 minuti di meditazione attiva. Non si tratta di "svuotare la coscienza" o di sonnecchiare in posizione fior di loto.
Occorre concentrarsi su un tema, un pensiero, su una frase.
Rimanendo completamente vigili, osservanti. Sperimentando e constatando la propria presenza interiore.
Cercando di far sorgere un immagini, dalla meditazione di una data frase
Un buon aiuto potrebbe venire da frasi del tipo:
"nella luce vive la saggezza"
Nel principio era la Parola"
"ogni pietra ha la sua folgore"
o qualsiasi mantram
Tiziano Bellucci
LO SPINTONE
La recita di Natale doveva incominciare.
Poco prima della comparsa, il “cantante dell’albero” disse al Dottor Steiner: “Dottor Steiner, vedo nero davanti agli occhi e il terreno vacilla sotto i miei piedi!”
Allora il Dottor Steiner pose la mano saldamente sulle sue spalle:
“Macché, lei sta bene, è in salute!” disse lui - e così gli diede uno spintone e il “cantante dell’albero” dovette apparire sul palco.
Così, chi tuttora ha bisogno di uno spintone, si rivolga al Dottor Steiner e lui glielo darà.
Riportato da Carl Schubert
L’ANGOLO DEGLI ANEDDOTI
a cura di Luigi Sertori
IL BOTTONE DEI PANTALONI
Nel cosiddetto Corso di Natale, Rudolf Steiner si espresse così:
“Io conosco uomini, all’interno del nostro movimento antroposofico, che ancora non sono in grado, quando si strappa un bottone dei pantaloni, (scusate la dura espressione) di ricucirlo con tutte le regole di un’arte perciò necessaria e indipendente.
Naturalmente non si è affatto un uomo completo se non lo si è capace...”
Si può anche dire: “Non si è affatto un filosofo se non si è in grado, quando è necessario, di ricucire da solo gli stivali. Naturalmente è espresso in maniera estrema, voi lo comprendete!”
Humor und Heiterkeit im Leben und Werk
Rudolf Steiners pag. 207
Verlag und Goetheanum 1985
I DEFUNTI HANNO SOLO INTERESSI COSMICI
I defunti -non i suicidi o gli assassinati- non cercano di contattare la terra, i loro cari.
Questo non significa che sia cessato un legame affettivo: semplicemente la loro attenzione è presa dalla realtà spirituale in cui vivono.
Come in sogno: non sorge lo stimolo a chiedersi “ma cosa farà in questo momento mia moglie?” essi non sentono l’impellere di istituire una relazione con qualcuno di terrestre.
Che nell'aldilà vi sia una medesima condizione di coscienza come sulla terra, è un pregiudizio da superare.
Solo quando le persone sulla terra cercano il defunto -non con sedute spiritiche, non con metafonia, non con medium- ma con tutta la loro anima, lo pensano con amore e nostalgia, ecco che si accende nel defunto una reminescenza nostalgica, un processo di luce che fa comparire in loro la persona che li pensa.
Sono i terrestri che possono “contattare” i defunti con consapevolezza,non viceversa. Se accade il contrario significa che il defunto ha problemi di orientamento nel mondo spirituale e cerca aiuto.
Chi è morto prima di noi, ha enormi difficoltà a raggiungere il piano terrestre. L’amore e la simpatia per il defunto è l’unico modo per stabilire e intessere un legame reale con il defunto.
I morti ci raggiungono con più facilità se qui sulla terra offriamo loro pensieri, sentimenti, sensazioni rivolte a loro. Nella loro dimensioni essi non sono in grado di contattare noi in modo consapevole: gli mancano quelle forze di autocoscienza egoiche che solo sulla terra sono naturali.
Riflessioni antroposofiche a cura di Tiziano Bellucci
O.O.140 R. Steiner, Indagini occulte sulla vita fra morte e nuova nascita, 2° conferenza
AFORISMI DI GENNAIO
L'universo serba in sè un piano: l’uomo ha dentro sè un "io" tramite cui può scoprire questo “piano”.
“Ben oltre le idee di giusto e sbagliato c’è un campo. Ti aspetterò laggiù” -Rumi-
la 1° venuta del Cristo fu sulla Terra. La 2° venuta è scoprirlo ORA dentro di sè, tramite vera conoscenza.
Quando imparerai a capire chi non la pensa come te, smetterai di incontrare persone che non la pensano come te.
"Il tempo è una pianura fiorita: grande e vivente è il cammino dell’umanità. E tutto è frutto e tutto è seme." Schiller
Socrate diceva che "quando si cambiano le leggi della musica, si cambiano anche quelle dello stato".
La conoscenza occulta non è segreta: sembra riservata a pochi, perchè essendo faticoso studiarla non interessa a nessuno.
Il male si fa forte della quantità, perché gli manca la qualità.
Il fuoco, non diminuisce se vi si attinge per accenderne un altro, ma rimane invariato: come l'amore"
Essere un Dio significa creare sempre cose nuove, senza ripetersi mai.
Quando diciamo "IO SONO" si esprime in noi il principio, l’Essere primordiale, l’Entità cosmica da cui sprigionano tutti gli esseri.
Siamo gli unici e ultimi testimoni di una società che era ancora umana.
Tutti dicono che sono tempi duri e oscuri. Se ci si pone come spettatori dentro ad un tendone da Circo, può anche essere divertente vedere la realtà come un grande spettacolo. Anche umoristico.
"Non sono venuto al mondo solo per me stesso, ma per diventare simile alla mia immagine divina".
Nel corpo umano si trova un "sancta santorum": molti vivono nel tempio, senza saperlo.
Il Suono della Vita del mondo
Accordi cosmici nel battito del proprio cuore
4 incontri di 60 minuti su Zoom dalle 21 alle 22
lunedi 20-27 gennaio, 3-10 febbraio 2025
a cura di Tiziano Bellucci, musicista ricercatore antroposofo
Gli incontri saranno video registrati: sarà possibile visionarli qualche ora dopo la diretta tramite invio via mail del link video
Vita e morte: malattia e guarigione nell’universo
Al di là dello spazio tempo: mantram suono del silenzio
Le dimensioni del super mondo: respirare salute
Le leggi dell’eternità: stairway to Heaven
Il viaggiatore/accordatore planetario
La salute è ri-accordarsi e ri-equilibrarsi con il cosmo, nel suono creatore del ben-essere, fra armonia e disarmonia
Rivolto a tutti, ai liberi ricercatori, non sono richieste conoscenze pregresse
Temi trattati:
Il concetto di salute e malattia secondo la scienza spirituale. Malattia e guarigione. La tonica individuale. Evoluzione del l’uomo e del mondo attraverso atmosfere artistiche e sonore. Costituzione occulta e musicale dell’uomo: intervalli musicali e corpi sottili dell’uomo: come vivere e sperimentare la vita, l’anima e lo spirito. ll viaggio dell’uomo nei mondi spirituali, nell’aldilà i mondi planetari, le regioni del mondo.Il processo di incarnazione dopo il post mortem: i 7 pianeti, i 7 patti, i 7 organi.
4 incontri 39 euro
per iscriversi:
I nuovi STUDI ON LINE 2025 di scienza dello spirito via Zoom a cura di Tiziano Bellucci
dalle 20.30 alle 22 ogni giovedi:
E’ possibile partecipare IN DIRETTA O DIFFERITA ai cicli di studio 2025, che si succederanno l’uno dopo l’altro, su testi di Steiner.
Dopo ogni incontro del giovedì verrà inviata una mail contenente un link video Youtube dove potrai visionarlo registrato.
per info o per iscriversi:
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