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PIPISTRELLI, ANIMALI e CORONE



PIPISTRELLI, ANIMALI e CORONE




La medicina sa che molti dei virus provengono da animali.


Il virus Corona proviene probabilmente dal pipistrello giavanese. Allora perché i virus dal regno animale diventano pericolosi per l’uomo?



Rudolf Steiner disse che le sofferenze indicibili prodotte agli animali come la macellazione di massa intensiva e la sperimentazione su animali da laboratorio provocano un dolore che il regno animale non può più sopportare.



Non solo noi, ma tutto il mondo scientifico dovrebbe chiedersi: questa sofferenza può portare a conseguenze che alterano i virus originari dell’organismo animale?



Non si tratta qui di sostenere il vegetarianesimo o l’animalismo: occorre prendere atto che la natura ci sta indicando che dobbiamo rivedere il modo in cui trattiamo il mondo animale e soprattutto dobbiamo smettere di infliggere sofferenza agli animali.



Non si può più superficialmente dire: “il mondo chiede di mangiare carne”. Si deve trasformare il concetto di alimentazione, evolverlo in sistemi più rispettosi ed etici verso l’animale.



Si dovrebbe limitare al minimo l’alimentazione carnea, decretando che possano esistere solo forme di allevamento più “umane” che perlomeno lascino la possibilità di avere una vita sana e naturale all’animale da carne o da latte.



Ogni abitudine che l’umano assume, una volta radicata, diviene un attitudine “normale” che è difficile sradicare.

Mangiare carne è un abitudine.


Cambiare abitudini, come il vegetarianesimo non deve essere mai una scelta, ma il dispiegarsi di una forma di consapevolezza naturale che si presenta spontaneamente ad un dato momento nell’individuo, il quale non avverte più il bisogno di mangiare carne, fumare, bere.

Altrimenti diventa una frustrazione, una punizione. E ciò che viene fatto per coercizione non è MAI sano.

Di certo il cessare di un bisogno può anche provenire da un approfondire le tematiche esoteriche e salutistiche, che vi stanno dietro il “mangiare” carne o altro, possono alimentare l’accendersi di una forma di coscienza diversa.

Tuttavia, non si tratta di “convincere” o propagandare il vegetarianesimo o l’animalismo, o qualche forma probizionista le quali possono sconfinare in forme estreme di fanatismo, anche dannose all’evoluzione umana.

“Conoscere è accorgersi di qualcosa che vi è sempre stato”: questo processo nutre da sè l’anima e la conduce spontaneamente a mutare abitudini.

Mangiare carne è SOLO un abitudine. Come molte altre cose che facciamo, che si rivelano prima o poi poco utili al nostro progresso.






Inoltre- è fondamentale-  si dovrebbe cessare ogni vivisezione o sperimentazione dal vivo.


Si noti che gli esperimenti vengono soprattutto fatti sui ratti e cavie: il pippistrello ha qualcosa del “topo”. Inoltre esso è stato sempre simbolo dell’occulto, della magia nera.



Il Pipistrello da un lato abita anfratti oscuri che ricordano il buio della tomba, dall’altro riposa a testa in giù nella posizione che ha un bimbo nel ventre materno poco prima della nascita.


Nell’accezione positiva è simbolo di “rinascita”.



Il pipistrello, è segno che indica la necessità di staccarci da una parte di noi stessi, da una nostra particolare attitudine, oppure da una situazione di vita non più soddisfacente.



In altre parole, è morire ad una morte simbolica per poter progredire ulteriormente.




In futuro si dovranno rivedere le modalità di rapportarci con il mondo animale: ora non è più possibile ignorare, non fare qualcosa.


Dobbiamo guardare al mondo animale con questo sentimento: “Voi siete là fuori, o animali, se voi soffrite soffrite qualcosa che torna a vantaggio di noi uomini. Noi uomini abbiamo la possibilità di vincere la sofferenza, voi la dovete sopportare. Ma noi vi abbiamo lasciato la sofferenza e ci siamo presi il superamento”.

Rudolf Steiner

“Il male di mangiare carne è l’effetto (che si origina contro l’uomo) nel ferire ed uccidere gli animali. Questi animali martirizzati ritornano sotto forma di creature che rivolgono le loro forze contro i corpi dei discendenti di coloro che un tempo li uccisero. I batteri sono tracce reincarnate sotto forma di microrganismi, di ciò che un tempo furono animali torturati, uccisi e mangiati.”

R. Steiner

E. L. Koeln, 9 Maggio 1912

a cura di Tiziano Bellucci



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